Coltivazione del Melo
Consigli per scegliere la giusta varietà e ottenere un buon raccolto
Melo
(Malus communis. Rosaceae)
È una delle più diffuse piante da frutto coltivate, in quanto si adatta a qualsiasi tipo di terreno, a eccezione di quelli troppo siccitosi e calcarei.
Albero rustico, deciduo di 3-10 metri di altezza, con una chioma densa ed espansa e con apparato radicale superficiale.
I fiori sono prodotti in primavera e i frutti maturano su germogli di 2 o più anni in tarda estate o in autunno, a seconda della varietà. Ci sono più di 7.000 varietà conosciute.
Il melo raggiunge la sua fase di massima produttività quando ha 10-12 anni di vita.
I frutti hanno forma di globo e una superficie regolare che presenta 2 infossature. Di dimensioni e di colore diversi a seconda della varietà: possono essere verdi, gialle o rosse. La polpa è soda e dolce con caratteristiche diverse a seconda delle varietà: nella maggior parte dei casi è zuccherina, ma può avere anche consistenza farinosa ed essere meno dolce.
VARIETÀ DI MELE
Esistono migliaia di cultivar di mele; le più conosciute sono:
° Maturazione estiva: Jefferis, Duchessa di Oldenburg, Yellow Transparent, Gravenstein, San Giovanni.
° Maturazione autunnali: Golden Delicious, Jonathan, Rosa di Caldaro, Permain Dorèe, Renetta del Canada.
° Maturazione invernali: Golden Delicious, Limoncella, Rosa Mantovana, Black Ben Davis, Democrat, Campanino.
Tecnica culturale:
Il melo è una piante che prediligie i climi freschi e umidi. Cresce bene in quasi tutti i tipi di terreno, ma quelli ideali sono di medio impasto, profondi e ben drenati. Si piantano in autunno o in primavera ed il punto di innesto non deve essere interrato. Le distanze fra le piante deve essere di 3-4 metri, tenendo presente la forma di allevamento scelta e i portinnesti utilizzati.
Si moltiplica generalmente per innesto su pianta ottenuta da seme. Si effettua a gemma dormiente o a gemma vegetante.
Produce frutti sui rami corti delle lamburde derivanti dai dardi, sulle borse che formano lamburde e brindilli e sui rami lunghi di un anno dei brindilli.
La potatura viene eseguita durante tutta la fase di riposo vegetativo, che avviene nel periodo invernale.
La ticchiolatura e l’oidio sono le malattie fungine più frequenti, la prima si manifesta con tante piccole macchie scure tondeggianti su foglie e frutti, mentre la seconda con chiazze biancastre polverose.
“Una mela al giorno toglie il medico di torno”
La mela contiene tantissime vitamine, come la B1, B2, B3, la A e la C, ma anche potassio, sodio, ferro, calcio e magnesio.
Indicativamente 100 grammi di mela corrispondono a 52 kcal, con 13 g di carboidrati, 11,2 g di zuccheri, 1,6 g di fibre, 0,3 g di proteine e 0,2 di grassi.
Oltre che per il tradizionale consumo fresco, la mela può essere utilizzata per la produzione di succhi, marmellate, macedonie, sciroppi, dolci, sidro oppure essiccata.